Capita che qualcuno arrivi in agenzia con le idee chiarissime: voglio quello…copialo! Ma capita anche che qualcuno arrivi in agenzia e faccia esattamente la richiesta opposta: posso copiare?
Ora, a parte il fatto che il plagio è un reato, e non lo dico io ma sfilze e sfilze di sentenze di tribunali (ma sono sicura che anche nei cortili ci sia chi contesti la signora tal dei tali che ha copiato, magari malamente, la ricetta della signora tizio)…non è proprio bello copiare qualcosa. E poi che ci vuole a metterci un po’ di farina del proprio sacco?
Così non veniteci a chiedere di copiare e allo stesso tempo non chiedeteci di potere copiare la roba nostra (anche se, in questo secondo caso, a volta la richiesta potrebbe essere un bel gesto). Magari dateci dei suggerimenti, ma copiare no.
Volete un esempio pratico?
Una delle cose che teniamo sempre sotto controllo sono i contatti delle persone alle quali mandiamo i comunicati, giornalisti per intenderci. E’ una lista che aggiorniamo costantemente e alla quale, per certi periodi, abbiamo lavorato anche per giorni, per riuscire a performarla a seconda delle nostre esigenze. Non una volta è capitato qualcuno che chiedesse di potere fare copia e incolla dei nostri contatti, perché “tanto è inutile fare il lavoro due volte, no?” Eh no!
E questa è una.
Poi arriva il signore che vuole fatto un logo, ma ha le idee chiarissime. Lo vuole fatto uguale uguale a quello di una nota azienda nazionale di abbigliamento, vuole semplicemente che si cambino i colori. Del resto cosa ci può fare lui se quelli hanno le stesse iniziali, hanno investito come lui nell’abbigliamento e hanno avuto la sua stessa idea (solo che qualche decennio prima che lui decidesse di fare un logo che logo si potesse definire). “Le facciamo avere il preventivo e delle proposte di logo!”. “Ma quale preventivo” è stata la sua risposta “il logo è fatto, lo dovete solo ricopiare, poi parleremo del resto”.
Quel logo non lo abbiamo ricopiato e mai lo ricopieremo.
Non siamo puriste, siamo romantiche…e con ancora un briciolo di fantasia in corpo”
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