Avete mai pensato che avere idee intelligenti, brillanti e vincenti, possa avere a che fare con la stagione in corso? Dovreste cominciare a pensarci perché il meteo influenza quei neuroni che pensano e si concentrano.
Sull’argomento di cui vi parlo oggi ci sono anche degli studi, secondo i quali l’attività celebrale subisce delle modifiche consistenti a seconda che sia estate o inverno.
Sebbene in estate si pensi alle vacanze, proprio questo periodo dell’anno, per il nostro cervello è un toccasana quando si parla di attenzione, se si tratta invece di esercizi di memoria ecco che il periodo migliore dell’anno è invece l’autunno. Naturalmente, quello che entra in campo è l’influenza data dalla temperatura, dal fatto che la luce del giorno abbia una durata più o meno lunga, dalla stanchezza fisica che si accumula, dalle relazioni che e da tutta una serie di altri fattori che hanno a che fare con le stagioni.
Insomma, l’inverno da questo gire ne esce davvero sconfitto. Sarà che è una stagione in cui una volta si andava in letargo, ma sembra che anche i nostri cervelli, soprattutto quando le giornate si accorciano, vadano un po’ in vacanza.
E allora? Abbiamo trovato un altro buon motivo per preferire l’estate a tutte le altre stagioni. 🙂
Mari