Karma Communication - Market Place

Il cliente di un e-commerce

Oggi quando si dice “cliente” bisogna fare delle differenziazioni.

Da qualche mese, anche noi, stiamo lavorando con lo shopping online. E’ successo da quando abbiamo cominciato a gestire il nostro primo e-commerce SmartBoutique (qui non si smette mai di imparare).

L’inizio di questa nuova avventura ha fatto sì che tutta Karma Communication ha cominciato a studiare qualcosa di nuovo. La prima domanda che si siamo fatti è stata: con chi abbiamo a che fare?

Chi compra su internet è un cliente molto diverso da quello che compra in un negozio. Non è sempre così, ma lo è nella maggior parte dei casi.

Tanto per cominciare i clienti degli e-commerce sono molto più esigenti di quello che si possa pensare. Gli acquisti online crescono di anno in anno e chi si aggira in questi negozi virtuali è molto aggiornato non solo sulle tendenze, ma anche sul modo di acquistate nel modo migliore e alle migliori condizioni.

Chi compra online non è detto che si rivolga sempre allo stesso portale. Si tratta di persone che confrontano tra uno e-commerce e un altro quello di cui hanno bisogno. Guardano a quello che dice il web, cercando recensioni, post sui blog degli influencer

Non hanno fretta di comprare, a meno che non ci sia quella super offerta che dura solo 3 ore. Fanno scelte ponderate, cercano sempre qualcosa di meglio, magari in un altro marketplace. Questo vuol dire anche che un portale che si occupa di shopping online può registrare diverse visite giornaliere che però poi non si convertono in acquisti. Per questo è importante non solo rendere accattivante il proprio portale, ma mettere a disposizione degli utenti una serie di funzioni e di informazioni che sono diventate ormai imprescindibili. La navigazione del sito deve, per forza di cose, essere estremamente semplice e l’assistenza online non può che essere del tutto tempestiva. Considerate per esempio il fatto che chi acquista online magari lo fa durante una pausa caffè dal proprio cellulare e non ha proprio tempo da perdere.

Abbiamo scoperto così, in questi primi mesi di lavoro, che là fuori (o là dentro, a seconda dei punti di vista), c’è un mondo…che ci piace e che conosceremo sempre meglio.

Mari