Io dei ponti non ne potevo più. Tutte quelle interruzioni, non per me come al solito, che spezzavano il lavoro. Sì lo so, sono un mostro, ma i ponti, se non puoi partecipare e se hai lavoro da consegnare, sono inutili.
La sola cosa per la quale mi sono piaciuti è che anche i clienti sono periodicamente spariti, quelli delle scadenze inventate o immaginate, pouf, spariti nel nulla, o magari su qualche pista da sci o dentro a qualche spa.
Ma il punto è che quando ci sono i ponti il lavoro si spezza e non si può procedere con la scioltezza con la quale siamo abituati a lavorare.
Ho guardato il calendario, adesso se ne parla a Pasqua, con il lunedì di Pasquetta, che sarà il preludio del “ponte dei ponti”, quello che potrebbe interrompere tutto per circa dieci giorni di seguito. Però al momento sapere di avere un paio di mesi di pausa mi fa sentire moooooolto meglio.
Ad uso e consumo di chi si sta già chiedendo quali sono i prossimi giorni rossi dell’anno, eccoli in fila.
22 aprile – Pasquetta (lunedì)
25 aprile – Festa della Liberazione (giovedì)
1 maggio – Festa dei Lavoratori (mercoledì)
15 agosto – Ferragosto (giovedì)
1 novembre – Tutti i santi (venerdì)
25 dicembre – Natale (mercoledì)
26 dicembre – Santo Stefano (giovedì)
31 dicembre – San Silvestro (martedì)
Mari