Che parola strana naming eppure da suono è evidente che ha qualcosa a che vedere con i nomi. Spesso, in questa agenzia di comunicazione, ci siamo posti un problema: “come chiamare quel determinato progetto?”.
Eppure di nomi, in questi anni, ne sono venuti fuori parecchi. Abbiamo cominciato con Matte da Leggere per poi passare a Karma Communication, ci siamo lanciati nel progetto PeriPeri Catania, ma prima ancora avevamo lavorato al CUB. Insomma non una volta abbiamo “giocato” con i nomi.
Il nome, se ci pensate, è fondamentale. Quello che scegliamo per un’azienda, per un prodotto, per un progetto, sarà la sua carta d’identità per un tempo lunghissimo. Per questo, quando si sceglie un nome, bisogna prendere quelle che potremmo chiamare “precauzioni” o “accorgimenti”…per evitare di sbagliare insomma.
L’ispirazione può venire da qualche cosa. Da un oggetto che stiamo guardando, un disco che stiamo ascoltando, un pezzo di cielo catanese che ci sta scorrendo davanti.
Qui da Karma Communication, a meno che non si riesca ad avere quella tanto gradita idea folgorante (ed è capitato, sappiatelo :)), la scelta di un nome ci vede coinvolti tutti.
Il risultato a cui bisogna mirare è quello di trovare qualcosa che colpisca, che sia distintiva, ma che esprima anche tantissima creatività, perché oggi è quella che colpisce. Il nome da scegliere dovrà essere semplice ma originale, breve e d’impatto, in ogni caso dovrà essere accoppiato ad altre parole, quindi dovrà essere “testato”, letto e riletto a voce alta, pronunciato.
Poi, prima di esservi definitivamente innamorati di un’idea, bisogna essere certi che qualcuno non l’abbia avuta qualche tempo prima occupando domini e profili social, che oggi sono fondamentali.
Noi facciamo anche questo. Cerchiamo il nome giusto per il progetto giusto. Una volta che lo abbiamo trovato, inizia un altro “gioco”, quello di costruire un’identità. Qui da Karma Communication non ci annoiamo mai.
Mari