Essere gentili è nell’essenza stessa di Karma Communication. A parte il nome che abbiamo scelto, che a molti ha evocato centri benessere, piuttosto che agenzie di comunicazione, cosa che un giorno vi racconterò magari. Essere gentili sta nel modo in cui siamo cresciute, come ci hanno educato le nostre famiglie, che sono fatte di persone gentili.
Il problema è che ci sono giornate in cui uno si alza e vorrebbe essere tutt’altro che gentile. Perché hai dormito male, perché ti sei alzato con il piede storto, perché quella mail che aspettavi non è arrivata nemmeno alle sei del mattino, perché invece appena accendi il telefono ci sono tutti quei messaggi di gente che non vorresti sentire o vedere nemmeno in cartolina, perché in ufficio il rotolo finito di carta in bagno non viene buttato due volte su tre, perché è sempre il momento degli altri e ma il tuo di momento.
Così l’altro giorno, quando ero convinta che una catastrofe stesse per abbattersi su bla mia testa, stavo facendo qualcosa che faccio di tanto in tanto: svuotare la mail di gmail. Mi sono trovata una mail di una persona che ci aveva scritto 3 settimane prima, per autocandidarsi, per proporsi come persona di cui la nostra agenzia non avrebbe potuto fare a meno, di quella che avrebbe determinato la svolta, quella che però non aveva ricevuto risposta. Lei ha attirato tutta la mia aggressività della giornata, povera cucciola. Perché dopo tre settimane in cui nessuno le aveva risposto “no, grazie, non stiamo cercando nessuno” aveva scritto nuovamente “vi chiedo gentilmente un riscontro”. Beh, in quella giornata della non gentilezza, dopo avere letto quella mail l’ho cancellata senza nemmeno pensarci e, p03er rincarare la dose, ho svuotato il cestino. Cara tu, che non mi ricordo nemmeno come ti chiami, la risposta sarebbe stata “grazie, ma non abbiamo bisogno”, ma sei passata sotto le mie mani nel giorno sbagliato, quello in cui anche un bicchiere d’acqua sarebbe stato troppo caldo o troppo freddo.
Pace.
Mari