Buon compleanno CUB

Da un anno, da qualche mese in più in verità, la vita di questa agenzia è cambiata moltissimo, tutta colpa (o merito) di CUB. Il bookshop del Castello Ursino compie un anno e in attesa di potere festeggiare questo evento con i nostri soci di Officine Culturali, qui abbiamo fatto un po’ i conti di quello che è cambiato in questi primi 366 giorni (perché abbiamo beccato il giorno in più dell’anno bisestile).

E visto che ci piacciono le liste stavolta abbiamo pensato di farne ben due, una seria e una semiseria. Perché niente è più lo stesso da quando Karma Communication è parte di CUB – Castello Ursino Bookshop.

La lista seria
1) ci siamo aperti un po’ di più al mondo, perché di fatto stiamo lì un tot di ore a settimana e questo ci permette di interfacciarci con centinaia e centinaia di persone diverse tra loro
2) la nostra curiosità per tutto quello che ha che fare con i musei è cresciuta moltissimo
3) abbiamo imparato a lavorare in team non solo con chi faceva parte di questa agenzia, ma anche con i soci di Officine Culturali che fino a 12 mesi fa consideravamo solo come degli amici
4) quasi mai ci ritroviamo tutti insieme qui in agenzia e quindi quando vogliamo passare del tempo insieme lo cerchiamo
5) due persone sono state assunte
6) abbiamo scoperto che possiamo fare altre cose oltre a quelle che avevamo fatto fino al 2 aprile 2015
7) l’area che insiste intorno al Castello è meravigliosa ed uscire da quelle mura a qualsiasi ora del giorno o della notte è favoloso, basta solo guardarsi intorno  e non essere troppo di fretta
8) la vicinanza con la pescheria è una cosa utile, abbiamo scoperto che ci sono delle bottegucce che vendono spezie alle quali ci siamo appassionate
9) abbiamo stretto nuove amicizie
10) abbiamo imparato a fare cose che non immaginavamo potessero interessarci, e invece ci interessano

La lista semi seria
1) sul computer dell’agenzia esiste un file inquietante che si chiama “turni bookshop”, vi assicuriamo che il suo contenuto è terribile ed estremamente mutevole
2) sappiamo che il bagno al Castello Ursino è semplice da raggiungere: dritto in fondo al corridoio c’è una torre e bisogna salire al secondo piano, con le scale o con l’ascensore. Siamo capaci di dire tutto questo un un millesimo di secondo, quando ci viene chiesto
3) la scorta di caffè dell’ufficio dura di più visto che Roberta (la consumatrice principale) è al CUB due o tre mattine a settimana
4) abbiamo collezionato una serie improponibile di selfie scattati al Castello in quei momenti di fermo biologico
5) abbiamo messo in atto delle strategie per chiudere e aprire il bookshop nel minor tempo possibile…scattando sull’attenti nel momento esatto in cui è uscito l’ultimo visitatore o subito prima dell’entrata del primo della giornata
6) Mariangela ha scoperto che excel non è quel programma maledetto che ha sempre creduto (continua a non saperlo usare)
7) abbiamo scoperto che per ognuna delle cose che ci sono dentro il bookshop o dentro il castello noi usiamo un nome, ma altri potrebbero usarne altro. L’importane è capirsi e, a volte, trattenersi dal ridere (il pos, per esempio, è stato ribattezzato port, post e tanto altro)
8) conosciamo esattamente l’orario in cui, con l’arrivo del caldo, le zanzare si librano in volo all’interno del Castello…e quest’estate ci faremo trovare preparate e pronte a sganciare le bombe chimiche
9) al Castello non ci sono i fantasmi, ma al bookshop abbiamo un inquietante manichino che, se ti dimentichi che esiste, può farti saltare in aria, quasi come la faccia che sembra essere tatuata su un dei muri della torre che abbiamo accanto
10) parlare in inglese è divertente oltre che utile, provare con un’altra lingua con chi non parla inglese o italiano, ti fa capire che c’è un linguaggio universale, quello dei gesti

Domenica al bookshop ci sarà un piccolo festeggiamento per questa occasione.
Vi aspettiamo da quelle parti.

Mari