Per la famiglia Pepe è di nuovo il momento dell’attesa. Occhi e orecchie sono puntati sulla Corte d’Appello del tribunale di Siracusa, esattamente sulle stanze del giudice Giuseppe Tripi. Sarà lui infatti, nei prossimi giorni, a formalizzare agli avvocati la sua decisione sull’opposizione all’archiviazione delle indagini, chiesta da Giuseppe e Laura Pepe, rispettivamente padre e sorella di Gianluca, morto misteriosamente la notte tra il 4 e il 5 settembre 2012.
All’udienza in camera di consiglio, insieme agli avvocati Elena Salemi e Daniele Cugno (studio Merlino) era presente anche Giuseppe Pepe, Laura invece proprio ieri ha dato inizio a Catania ad un percorso di educazione civica che, nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, la porterà in diverse scuole della costa orientale siciliana. Il tour dal titolo “Effetto spettatore” analizza insieme agli studenti la situazione di violenza in cui gli individui non offrono alcun aiuto ad una vittima in presenza di altri individui, con una relazione inversamente proporzionale tra il numero di persone presenti e la possibilità di soccorso.
In tribunale l’avvocato Salemi, che segue la vicenda fin dalle origini, ha presentato le richieste per la prosecuzione delle indagini soffermandosi su un punto: “Ieri in aula c’era un padre che vuole sapere la verità sulla morte di suo figlio. Niente riporterà Gianluca in vita, ma noi vogliamo ridare dignità a questo ragazzo che è stato etichettato come un ubriacone poco di buono. Era una brava persona, schivo e mai inopportuno”. La morte di Gianluca Pepe, si ricorda, è stata fin da subito considerata come un incidente. Secondo quanto risulta dalle indagini condotte dai carabinieri il giovane sarebbe morto infatti cadendo da una scarpata a causa del suo stato di ubriachezza. “In udienza – ha aggiunto l’avvocato Salemi – ho ribadito la necessità di chiarire alcune incongruenze sulle dichiarazioni rese, cosa che si potrebbe ottenere passando tutto alla Polizia di Stato”. Tripi dovrà quindi valutare se sono state portate a compimento le dichiarazioni richieste dal giudice Di Marco, suo predecessore, e vedere se siano necessarie altre azioni investigative. Daniele Cugno, dello studio Merlino ha aggiunto: “Il giudice Tripi è andato adesso in riserva di ordinanza, è un professionista veloce nelle sue decisioni, più tempo quindi dedicherà allo studio più saremo certi che starà meditando attentamente sulla decisione da prendere”.
Intanto ieri a Catania all’istituto Parini e oggi a Grammichele al Galilei Mazzini, Laura Pepe ha dato il via al suo coraggioso tour nelle scuole dal titolo “Effetto Spettatore: un percorso nelle scuole contro l’indifferenza tra i giovani”, nato dalla collaborazione delle associazioni Penelope Italia, Gens Nova e Special Children Onlus, e che si prefigge l’obiettivo di definire con i più giovani il fenomeno, imparare e conoscere e gestire le emozioni, sviluppare e potenziare la capacità empatica, avere una prospettiva emotiva verso l’altro, assumersi le proprie responsabilità fino ad intervenire. Sulle prime due giornate di questo percorso, che hanno visto la presenza dell’avvocato Antonio Maria La Scala, presidente di Penelope Italia, Laura Pepe afferma: “Abbiamo avuto a che fare con centinaia di studenti che ci hanno sorpreso per il livello di attenzione nei confronti delle tematiche che abbiamo loro proposto. Lavorare con loro significa davvero fare prevenzione. Tante le domande, le curiosità, le testimonianze con le quali ci hanno raccontato le loro esperienze. Con i prossimi incontri proseguiremo la fase di formazione e informazione e poi ci auguriamo di attivare dei laboratori mirati per il riconoscimento e la gestione delle emozioni”. Il tour proseguirà il 19 febbraio al Giovanni Verga di Riposto, il 20 dello stesso mese all’Agatino Malerba di Catania, poi gli incontri si ripeteranno il 7 e il 21 marzo al Pirandello di Carlentini e il 14 marzo al Leonardo da Vinci di Misterbianco.
4_Comunicato Stampa 18 gennaio 2018
2_ Scheda procedimento Gianluca Pepe 10 gennaio 2018