Quante volte vi siete chiesti, parlando di brochure, “la faccio oppure no?”. Noi vi facciamo un’altra domanda “Perché non farla?”. Vi sembra che la nostra sia una risposta da agenzia di comunicazione antiquata o da agenzia di comunicazione che vuole mettere le mani su un nuovo cliente al solo fine di convincerlo a fare qualcosa? In entrambi i casi la risposta è no!
Proprio in questi giorni noi stiamo revisionando la nostra, prevedendone una versione cartecea e una digitale, differenziando i pubblici ai quali dobbiamo rivolgerci e svecchiando quei testi che ormai ci accompagnano da anni e che non si identificano più con il nostro nuovo modo di essere. Karma Communication si sta dunque rifacendo il vestito e lo fa ripartendo proprio dall’impianto grafico e contenutistico della sua brochure.
Veniamo a voi. Quando si parla di brochure bisogna capire innanzitutto quello che dovete comunicare. Le potenzialità che una brochure ben fatta ha sono davvero tantissime. Basta sapere osare per attirare l’attenzione delle persone alla quali rivolgersi.
Tanto per cominciare bisogna sapere che non è necessario fare una brochure formata da un milione di pagine. Per esprime un concetto si può essere meno prolissi di quello che pensate. I testi e la grafica possono essere gestiti in maniera tale da funzionare insieme, in maniera tale da portare il fruitore finale al concetto che volevate sviluppare. Come si fa? Ecco a cosa serve un’agenzia di comunicazione!
Noi di Karma Communication possiamo pensare sia alla parte grafica che a quella testuale, proponendovi anche qualcosa che non sia il solito A4 piegato in tre. A noi piace giocare con le forme.
Mari