Scorsa settimana qui in agenzia di comunicazione è arrivato un nuovo cliente. Ci ha raccontato della sua attività e, dopo essersi sentito snocciolare tutte le cose che avevamo in mente per lui, ha esordito così: “Ma veramente, il biglietto da visita non è una cosa un po’ vecchia?”. Abbiamo fatto tanto d’occhi….e l’abbiamo convinto del contrario!
E’ innegabile, in un’epoca in cui la nostra vita, anche quella professionale, si sviluppa soprattutto sul web, con incontri che avvengono principalmente utilizzando i moderni mezzi di comunicazione, il biglietto da visita potrebbe apparire come qualcosa di antico, ma nostro avviso rimane quanto di più attuale e irrinunciabile esista per chi fa i più diversi business.
Un biglietto da visita è concreto, si tocca, si può riporre in un posto più o meno sicuro, può essere scambiato, può dire in pochi centimetri di carta cosa è e cosa non è una persona, in più è adattissimo soprattutto per i freelance che sono in giro e che vogliono lascare un segno certo.
Certo, quando si parla di biglietti da visita oggi si aprono diversi scenari. Possono essere semplici, colorati, possono essere rettangolari, quadrati, tondi, possono avere le più svariate forme e possono essere fatti di carta o di qualunque altro materiale possa in qualche modo rispecchiare la persona che vuole presentarsi. Anche questi fanno parte della costruzione della propria identità professionale.
Oggi le informazioni che possono essere contenute sono le più svariate. Nome e cognome a parte, se il numero di telefono è assodato, sul biglietto da visita si possono inserire anche i propri riferimenti virtuali, dal sito ai profili social (Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin, Pinterest, e chi più ne ha più ne metta).
Nessun biglietto da visita può essere uguale all’altro e se oggi ci sono siti e siti che propongono le versioni più disparate a prezzi davvero competitivi, è anche vero che un grafico, un creativo sa sempre metterci del suo e così il biglietto da visita diventa molto di più di un semplice contenitore di informazioni, dice un po’ più della persona che lo porge.
Mari